Seminario di EuroNomade a Padova – 9-11 maggio 2025

L’attuale fase storica, caratterizzata dal consolidarsi del regime di guerra, indica una trasformazione strutturale profonda che coinvolge crisi multiple interconnesse: ecologica, economico-finanziaria, geopolitica e sociale. In questo quadro, assistiamo a una crescente deriva autoritaria, esemplificata da provvedimenti legislativi come il Dl (ex Ddl) “sicurezza”, che, tuttavia, non si configura solo come rafforzamento del controllo statale, ma va letta anche nel contesto di una nuova legittimazione di nazionalismi e identitarismi volta alla continua produzione di nemici interni ed esterni.

La congiuntura di guerra, quindi, va di pari passo con la crisi dello Stato di diritto e delle istituzioni europee, come mostrano le ipotesi di riarmo e le politiche di deportazione delle persone migranti recentemente approvate dall’Europarlamento. Parallelamente, le piattaforme digitali sono sempre più centrali nel ridefinire i poteri globali e le forme di sfruttamento contemporaneo, impattando la sfera pubblica, comunicativa, le forme di lavoro e i margini delle possibili pratiche indipendenti. Le implicazioni di queste mutazioni riguardano tanto la transizione egemonica in atto, quanto la capacità di immaginazione politica dei movimenti sociali. Proprio i movimenti devono fare i conti con un’altra crisi, che riguarda le mediazioni sociali e soprattutto quelle innestate sul definitivo superamento del patto sociale novecentesco tra capitale e lavoro, testimoniata dalla difficoltà di sedimentare le lotte sociali. Lungi dal tradursi nell’eliminazione del conflitto, quest’ultimo si esprime attraverso molteplici forme di resistenza, supporto e solidarietà diffuse e operative sui territori, che, in forme in certi casi atipiche, assumono la riproduzione sociale a terreno di lotta e indicano nuove direttrici di possibile mobilitazione e cooperazione politica. Questo quadro multiforme sollecita l’apertura di nuovi spazi di convergenza e alleanze in grado di radicare una composizione sociale in continua evoluzione e di intrecciare il piano locale con quello transnazionale e globale, che chiama in causa anche lo spazio europeo e la necessaria critica del suo ruolo, storico ed attuale, nei processi coloniali e post-coloniali. Questo quadro porta a interrogarsi su questioni cruciali, a partire dalla possibilità di considerare il diritto come dispositivo “produttivo” e non meramente repressivo, come spazio potenziale di contropotere e di costruzione di “istituzioni del comune”, che mettano in discussione le fondamenta stesse del diritto moderno.

Come il capitalismo contemporaneo si connette all’avanzata autoritaria? Quali pratiche di cooperazione sociale e politica possono contrastare efficacemente questa deriva? Quale ruolo può svolgere l’Europa come spazio politico di immaginazione e solidarietà internazionale? Per cominciare a rispondere a queste domande, EuroNomade organizza tre giornate di discussione e confronto a Padova dal 9 all’11 maggio.


Programma:

Venerdì 9 maggio dalle 16,30 alle 19, Università di Padova, Aula 2E, Via Venezia 12: convegno introduttivo, articolato in 4 relazioni.

Sabato 10 maggio, CSO Pedro (via Ticino 5), a partire dalle 10,30. Workshop tematici in successione. Primo workshop: crisi dello spazio europeo; Secondo workshop: ruolo delle grandi piattaforme digitali; Terzo workshop: possibilità organizzative e strategiche dei movimenti.

Domenica 11 maggio, Spazio Stria (Piazza Gasparotto 4): Assemblea finale: sintesi della discussione e presentazione del numero zero della nuova rivista Teiko, dedicato al tema dell’organizzazione politica.

Download this article as an e-book