Di COLLETTIVO EURONOMADE

Sabato mattina eravamo in tant3, online e in presenza, per la riunione di EuroNomade a ESC. È difficile riassumere in poche righe la discussione di un’assemblea durata più di due ore e che ha visto tant3 compagn3 intervenire e arricchire il dibattito.

Sicuramente quello che è emerso è che il periodo che stiamo vivendo si sta configurando sempre più come un regime di guerra, in una composizione neo-autoritaria, e all’interno del quale le linee del genere, della razza, e della classe si irrigidiscono, portando con loro sempre più violenza e più ingiustizie. In questo contesto, poi, sembra funzionare una logica del blocco e dei blocchi che polarizza i dibattiti, trascinando con sé il rischio di una pericolosa caduta in politiche identitarie neo-essenzialiste incapaci di rendere conto della ricchezza e della complessità della moltitudine.

Il campo europeo si da ancora una volta come il campo minimo di lotta per i movimenti, sia nella produzione di una critica e di una pratica contro la guerra sia per una lotta contro i fascismi che serpeggiano in Europa e nel mondo. Temi come la produzione di soggettività, la riproduzione sociale, il lavoro e le sue trasformazioni, la salute, il welfare, l’ecologia e l’attivismo climatico sono, in questo contesto, linee di lavoro fondamentali da approfondire e indagare aprendo cantieri di lavoro e di inchiesta.

È su queste linee che vogliamo portare avanti il lavoro redazionale del collettivo, dandoci alcuni obiettivi: un seminario sul tema della guerra e sulla rottura dei blocchi, da organizzare prima dell’estate; e, se sarà possibile, un altro seminario, negli stessi tempi, sulla riproduzione sociale e il divenire classe della moltitudine. Inoltre, ci impegniamo a verificare la possibilità di costruire nei prossimi mesi un grande incontro internazionale sulla necessità di reinventare l’internazionalismo nell’attuale congiuntura di guerra.

Per farlo è necessario scavare bene, ma anche immaginare ed esplorare nuovi codici e nuovi modi per pensare insieme, reinventando gli strumenti che abbiamo a disposizione, pensando a cosa possa essere oggi l’equivalente funzionale delle riviste teorico-politiche su cui molt3 di noi sono format3 (e a come arrivarci!), sia avventurandoci in nuovi linguaggi e in nuove modalità di espressione, mettendoci a disposizione e creando spazi e luoghi di prese di parola.

Abbiamo bisogno di impegnarci nella scrittura, di produrre testi che comincino ad affrontare i temi che abbiamo indicato. Per questo motivo invitiamo tutt3 quell3 che vogliono contribuire e partecipare ai lavori a scriverci a redazione.euronomade@gmail.com, e a provare, insieme e ancora una volta, a lavorare in comune.

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